martedì 29 settembre 2020

Guida ai pizzi e alla Pirateria per giovani gentildonne|| REVIEW PARTY

Recensione Guida ai Pizzi e alla Pirateria per giovani gentildonne 



Autrice: Mackenzie Lee

Casa editrice: Mondadori

Pubblicazione: 29 Settembre

Pagine: 864

Prezzo: 28 euro


TRAMA:

Felicity Montague ha due obiettivi nella vita: evitare il matrimonio con Callum Doyle e iscriversi alla facoltà di medicina, riservata agli uomini. Una speranza però c’è: l’eccentrico dottor Alexander Platt sta cercando assistenti. Felicity dovrebbe recarsi da lui in Germania, ma non ha i soldi per il viaggio. Fortunatamente una donna misteriosa si offre di pagarglielo, purché la porti con sé travestita da sua cameriera. Quali sono i veri motivi di tanta insolita generosità?

Recensione:

Ciao amici!

Nuova recensione, più triste della scorsa sicuro. Ho letto più della metà di questo libro e non sono riuscita a finirlo. O almeno, ho saltato dei pezzi per vedere comunque come sarebbe finito, per dare una sorta di commento che avesse un senso. Mi sembra inutile dire, che non mi abbia soddisfatta. Ci ho provato eh, ma già ero in blocco, questo libro ha solo peggiorato la situazione insieme al primo. Ho visto un leggero miglioramento per quanto riguarda la trama. O meglio mi correggo, il personaggio di Felicity è molto più interessante di Monty. Sarà che è più affine a me ma mi piaceva di più. Ma niente da fare, la scrittura è quella comunque, mi perdo, lenta e noiosa. Mi addormentavo sulle pagine. L’unica cosa positiva, è stata la lotta che fa la protagonista per avere una vita migliore, o meglio, per realizzare il suo sogno. La sua insistenza mi ha stupito, dato coraggio, perché in un certo senso, lottare sul discorso dell’essere donna ed essere allo stesso passo con gli uomini, nel 700....beh ti prendono per pazza. Lo trovo un argomento molto affine a quella che è oggi anche la nostra società. Questo l’ho apprezzato molto. Come nel primo il discorso del razzismo ha fatto male uguale ed ero sempre più sbigottita a ogni parola razzista che veniva pronunciata. 

Non sono d’accordo con le recensioni su goodreeds che dicono che ciò che più ha fatto abbassare la valutazione del libro è stata la protagonista stessa. Io credo che sia stata l’unica cosa che ho veramente apprezzato. 

Purtroppo non sono riuscita di nuovo a entrare in armonia con l’autrice. Non credo leggerò altro di suo, non mi ha convinta nemmeno con la seconda possibilità. 

Per chi si chiedesse se per caso è stata tradotta la novella, la risposta è sì! La troverete in questa splendida edizione, che credo sia la cosa più bella del libro in se. 

Detto questo ringrazio Alessandra per avermi chiesto di partecipare, e vi invito a leggere le recensioni delle altre ragazze, che meritano quanto la mia! 

Vi saluto, a presto,

Giulia

sabato 26 settembre 2020

Recensione Guida ai Vizi e Virtù per giovani Gentiluomini || REVIEW PARTY

 Recensione Guida ai Vizi e Virtù per giovani Gentiluomini


TITOLO: Guida ai Vizi e Virtù per giovani Gentiluomini 
AUTORE: Mackenzi Lee 
EDITORE: Mondadori
GENERE: Romance Storico Lgbtq
PAGINE: 864 pagine
PREZZO: Cartaceo 28 euro

TRAMA:
Henry “Monty” Montague è nato per essere un gentiluomo, ma né i collegi più esclusivi d’Inghilterra né la disapprovazione del padre sono riusciti a imbrigliare le sue passioni: il gioco, il buon vino, e l’amore di una donna. O di un uomo. Monty si è infatti innamorato perdutamente del suo migliore amico, Percy, con il quale parte per il Grand Tour: un ultimo anno di fuga e di follie edonistiche prima di assumersi le sue responsabilità di lord. Ma un’incauta decisione trasformerà quel viaggio in una caccia all’uomo attraverso l’Europa, mettendo in discussione tutto il mondo di Monty.

RECENSIONE:
Ciao tutti amici! Eccoci tornati. sappiate che sarò MOLTO presente in questo periodo qua sul blog, quindi tenetevi pronti. 

Parliamo dunque di sto libro, allooora, diciamo che come prima esperienza con questa autrice, poteva andare DAVVERO  molto meglio. Ho iniziato questo libro con alte aspettative, avendo purtroppo letto pochi libri con tema lgbt, e quindi speravo in molto di più. 
La scrittura dell'autrice l'ho trovata lenta e a tratti noiosa, però ho apprezzato il modo in cui ha espresso le emozioni del migliore amico di Henry, ovvero Percy,  per quanto riguarda l'essere neri nel 700, e stranamente avere anche una buona posizione sociale. 
Di cosa parla quindi in generale? 
Henry è figlio di un lord importante ma la sua nobiltà e buona posizione sociale la sente stretta, infatti il suo stile di vita è molto diverso da quello che dovrebbe avere. Rinomato per essere un dongiovanni, ha con il padre un rapporto molto difficile, lui non approva il suo orientamento sessuale e glielo fa notare in ogni modo possibile. Ovviamente essendo nel 700' non è solo il padre a non approvare ma anche moltissime altre persone. 
Henry decide quindi di prendersi una "pausa" da quella che è diventata la sua vita, chiede al padre di organizzare un "Grand Tour" molto usati dai ricchi di quel tempo per farsi una cultura più profonda, e stranamente accetta e organizza tutto. Solo che Henry poi capisce il perchè di questa concessione,  ovvero partire e tornare cambiato e pronto per fare il lavoro che gli spetta o non tornare proprio. Monty voleva partire solo per passare del tempo con Percy e il padre gli dice questo, cioè io ci sono rimasta veramente male, inutile pronunciare l'odio che provo per lui. Durante questo Tour ne succedono di tutti i colori e a un certo puntosi rischia di non capire più nulla.
La cosa che più mi è piaciuta?  Il rapporto che si va a creare tra Felicity e Monty, si iniziano a comprendere a vicenda e percepiscono le paure dell'altro, cercando poi di aiutarsi a vicenda.
La cosa che meno mi è piaciuta? Sicuramente l'uso continuo in quasi ogni frase di parolacce. E uno si può anche giustamente chiedere se non sono esagerata....ma amici, io le uso le parolacce, tante, eppure qua mi sentivo quasi in imbarazzo a leggerle di continuo. Confrontandomi con le altre ragazze che lo hanno letto con me sono venuta a scoprire che non è l'autrice ad aver esagerato, ma è in generale il periodo storico. Mi è stato detto che in generale gli uomini erano veramente burberi e molto creativi nel linguaggio scurrile, e non si facevano problemi ad usarlo. 
Le scene sono quasi tutte descritte troppo velocemente e faticavo a starci dietro, non capivo più dove fossimo e mi sentivo continuamente spaesata. 
In compenso ho apprezzato il tema della violenza domestica, nonostante si sarebbe potuto toccare e soffermarcisi un po' di più, non dico a chi, perchè sarebbe spoiler, ma ho sentito la necessita di abbracciarl* e mi ha riempita di tristezza.
 
Ora sto leggendo il secondo volume, tra pochi giorni potrete sapere cosa ne penso, ma spero che migliori il tutto, perchè leggere libri simili, mi mette molto in difficoltà. 

Alla prossima, 
Giulia


Recensione “Prima che scenda la notte”

 Recensione “Prima che scenda la notte” Carola Rifino Titolo: Prima che scenda la notte  Autrice: Carola rifino  Pubblicazione: 10 Dicembre ...