martedì 24 agosto 2021

Recensione “Fantàzia’s Carnival - Lucciola”

 Recensione Fantàzia’s Carnival-Lucciola 


AUTRICE: Samila Yumi Marchetti

PUBBLICAZIONE: 14 Giugno 2020

PAGINE: 334

COSTO: 11,99 euro


TRAMA 

Arroccata su uno sperone di roccia a strapiombo sull’oceano, c’è Colchester Creek: pochi abitanti, ancor meno cose da fare, una perenne cupola di maltempo a oscurarla… È qui che vive Cali Monroe, diciassette anni e una certa predilezione per l’anonimato. Peccato che i suoi capelli blu, la fissazione per i calzini spaiati e la testa con residenza tra le nuvole le rendano difficile omologarsi alla massa. E non è nemmeno la parte peggiore: Cali nasconde un segreto, un grosso segreto, che ha tutte le intenzioni di portarsi nella tomba. Ma quando una misteriosa fiera itinerante approda in città, capisce di aver fatto male i calcoli. C’è qualcosa di oscuro, in Fantàzia’s Carnival, a partire dai suoi strabilianti artisti: Isadora che vede le aure, Echo che parla con i fantasmi, Araceli che tesse straordinarie illusioni… e Orpheus, che sembra sapere fin troppo su di lei e sul suo segreto. Tocca a Cali far luce sulla verità, ma una cosa è certa: da adesso niente sarà più come prima. 
Fantàzia's Carnival sta per aprire le sue porte... E voi siete pronti? 
Il libro non è autoconclusivo: la seconda parte verrà pubblicata prossimamente su Amazon.


RECENSIONE 

Bellissimo davvero, mi trovo anche un po’ senza parole. All’inizio della lettura mi sono trovata davanti uno stile leggero, scorrevole, piacevole, che sinceramente mi ha ricordato molto lo stile delle mie scrittrici romance preferite, e ho decisamente apprezzato. 

Non avevo letto ancora nulla di Yumi e sono felice di aver iniziato con questo…NON VEDO L’ORA ESCA IL SECONDO VOLUME. 

La fine ci ha lasciati un po’ appesi (un po’ tanto) ma ci sta, è comunque una duologia, quindi va bene, ma non vedo l’ora di sapere come andrà a finire. 

Parlando di trama, molto semplice in realtà fin’ora, è un fantasy che si concentra per ora più sulla vita in generale di Calipso, piuttosto che sul fantasy in sè, ma ho la sensazione che il secondo si sposterà molto su quest’ultima, visto come è finito questo primo volume. 

Calipso è un personaggio che non sono riuscita ad apprezzare appieno, spero avrà nel secondo volume una crescita, perché se no rimarrà un no, ma ripongo buone speranze. L’ho apprezzata solo quando descriveva Orpheus, che senza ombra di dubbio è stato il mio personaggio preferito insieme alla Madre Emilia🤣

Orpheus ha avuto questa aura che mi attirava fin da subito, e credo proprio che l’intento fosse questo, e Yumi ci è riuscita benissimo. 

Un gentiluomo di altri tempi…e insomma, ci ha letto già il libro capirà, per chi vorrà leggerlo, che dire, rimarrete folgorati a mio parere. 

Il nuoto è stata una parte importante per Calipso nel corso del libro, usato un po’ come valvola di sfogo, una passione, che ha portato di certo i suoi risultati, riuscendo a renderla più tranquilla in diversi momenti. 

Tutti i dipendenti del circo li ho amati bene o male, con le loro caratteristiche, e il loro impegnarsi per Calipso. 

Dennis l’ho ODIATO. Se Calipso si fosse svegliata a pagina 20 saremmo stati TUTTI più felici. Odio lo sfruttamento per i compiti, soprattutto quando sai che piaci all’altra persona…ma poi voglio dire, se già mamma ti dice una cosa tanto sconvolgente, cavolo TI STACCHI SUBITO, mica aspetti e non ci credi. Vabbè, poi forse sono io che la penso così, ma insomma, una padella in faccia a Calipso non gliela toglieva nessuno 🤣

I suoi due migliori amici bellissimi, spero in una cosa nel secondi libro, vediamo se Yumi me la darà ed mi renderà felice….

Insomma, questo primo libro è stato una scoperta, leggerò, emozionante e sicuramente utile a sbloccarvi se siete in blocco, a me ha sicuramente aiutato. 

meritatissime💜.

venerdì 20 agosto 2021

Recensione Kingdom of Ash

 Recensione “Kingdom of Ash” 



RECENSIONE 

Sofferenza. Pura SOFFERENZA. Questo libro è dolore misto a rivelazioni e ansia. Sono rimasta col fiato sospeso per tutta la durata del libro è ho singhiozzato come non so cosa quando succedevano delle cose estremamente strazianti, piangendo fino a finire le lacrime. Mi è venuta la nausea in scene in cui c’erano descrizioni che sentivo su me stessa e sentivo un continuo peso sul petto. Ho amato Rowan, personaggio forse più apprezzato insieme a Manon e Elide, davvero. Ho adorato la crescita di Lorcan e LASCIAMO PERDERE LE MORTI GRAZIE. 

Ho apprezzato tantissimo il rapporto andato si a creare tra Aedion e Gavriel, anche se non ho troppo ben compreso questa colpa che si sentiva addosso Gavriel per non esserci stato nella crescita di Aedion, cioè si ovviamente sei il padre e ci rimani DECISAMENTE male a non vederlo crescere, ma se non sapevo dell’esistenza di tuo figlio che ci puoi fare? Vabbè a parte questo ciò che si dicono, ciò che vogliono sapere l’uno dell’altro…non so mi ha toccata particolarmente. 

Lorcan ha una crescita spaziale, principalmente perché finalmente ha qualcosa per cui lottare e vivere…e cavolo, il gesto finale che fa per Elide…ho pianto di commozione anche se PERSONALMENTE avrei preferito il contrario ecco, chi ha letto credo possa capire, non mi va di fare spoiler. 

Elide è venuta fuori dal guscio che si era creata attorno ed è stata davvero una scoperta, anche se in realtà in Eos era praticamente il mio personaggio preferito, qui ha avuto poco spazio ma quello spazio l’ha usato davvero ma DAVVERO bene. 

Fenrys…IO INNAMORATA. Quel ragazzo ne ha passate di tutti i colori e si merita solo il mondo mamma mia🥺. 

Lysandra ha finalmente avuto un qualcosa di positivo nella sua vita, come una seconda possibilità 🥺. 

E infine Aelin…la nostra cara e furba protagonista…lei è quella che merita più riposo e più comprensione. Ha sofferto come mai nessuno, è come se avesse vissuto più vite in una sola. 

Non ho molto da dire, se non che Sarah dovrebbe avere più cura di noi lettori, perché abbiamo dei cuori 🥲. 

CHE DIRE LEGGETE STO LIBRO GRAZIE.

sabato 14 agosto 2021

Recensione “Un dono mi ha salvata”

 Recensione un dono mi ha salvata 




Autrice: Sara Cornelio

Casa Editrice: Pintore

Data Pubblicazione: 9 Maggio 2019

Pagine: 144

Prezzo: 15,00 euro 


Ringrazio ancora Sara per avermi richiesto la collaborazione e soprattutto per avermi dato la possibilità di leggere e conoscere la sua storia, è stata una bellissima avventura 💘. 


TRAMA:

Convivere con una malattia non è sempre sinonimo di sofferenza; ci sono occasioni che nascono dove tutto sembra non promettere nulla. È cosí che succede di scoprire cosa sono l’amore, l’amicizia, la famiglia e la forza. La Fibrosi Cistica difficilmente concede una vita tranquilla e spensierata, quasi sempre si arriva a doversi sottoporre a un trapianto di polmoni per poter continuare a respirare. Ma quello che ogni difficoltà porta con sé, è la bellezza di cambiare la prospettiva, di osservare tutto con occhi nuovi, diversi. Arrivare ad amare incondizionatamente le cose piú semplici, sino al grande dono che è la Vita, che come dimostrano queste pagine, si può ricevere non una volta soltanto...


Recensione: 

È stato un libro estremamente emozionante, ho amato lo stile utilizzato dall’autrice, super scorrevole e leggero, che ti tiene attaccata alle pagine per scoprire cosa succede nella sua quotidianità. Mi sono emozionata in alcune parti, ho trovato molto toccante l’argomento in sè, conoscevo già la malattia, la Fibrosi Cistica, crudele e terribile…ma il fatto che sia riuscita ad avere un dono come quello del trapianto…estremamente bello. Il fatto che alla fine le abbiano diagnostico anche la leucemia mi ha buttato giù, non riesco nemmeno ad immaginare la sofferenza, ma il fatto che Sara ne sia uscita, o almeno, sia riuscita a tirarsi su, mi ha fatto ricredere. Mi ha fatto ricredere anche sull’amore, che appare quando meno te lo aspetti e ti sta accanto, dandoti supporto, facendoti sorprese, come Andrea, che dopo 4 mesi che si erano accordati per vedersi a Dicembre, alla fine ha preso un aereo e ha deciso di fare questa pazzia. Perché a volte la vita porta anche cose belle…. 

Sara mi ha insegnato che spesso anche se vorremmo mollare perché sembra tutto estremamente buio è meglio non farlo, perché la vita ci riserva sempre delle sorprese, spesso bellissime 🌺. 

sabato 7 agosto 2021

Recensione Tower of Dawn

 Recensione “Tower of Dawn”


Autrice: Sarah J Mass

Data: 13 Ottobre 2020

Casa Editrice: Mondadori-Oscar Vault

Costo: 17 euro cartaceo


Trama:
Chaol Westfall e Nesryn Faliq sono giunti nella sfolgorante città di Antica per stringere un'alleanza con il khagan del Continente meridionale: le sue possenti armate sono l'ultima speranza per l'Erilea. Ma questo non è il loro unico scopo: nella famosa Torre Cesme cercheranno una guaritrice che possa far tornare Chaol a camminare. Una come Yrene Towers, sopravvissuta agli orrori delle persecuzioni di Adarlan contro chi, come la sua famiglia, usava la magia per curare. Yrene non ha alcun desiderio di aiutare il giovane un tempo nemico. Tuttavia ha giurato di assistere chi ha bisogno, e onorerà la sua promessa. Stretti tra gli intrighi del khaganato, Chaol, Nesryn e Yrene stanno per ottenere le risposte di cui sono in cerca. Risposte che potrebbero salvare il loro mondo. O distruggerlo.


Recensione:

Ne avevo sentite di tutti i colori ma sinceramente sono rimasta pienamente soddisfatta dalla lettura, più che altro dalla parte finale. La prima parte estremamente lenta e piena di descrizioni di cui personalmente avrei fatto a meno, la storia di Chaol e Yrene perlopiù statica, per fortuna piena di rivelazioni, ma ho comunque preferito quella di Nesryn e Sartaq, che è stata, sì, piena di rivelazioni, ma anche di azione, azione che nella storia dei primi due abbiamo trovato solo quando si la storia si è intrecciata a quella degli ultimi due. La seconda parte invece è stata molto più veloce, piena di azione e si vanno a incontrare i ragni della stigie, che avrei preferito non immaginarmi da aracnofobica quale sono…ma nonostante questo sono rimasta attaccata al libro fino a notte tarda sino a crollare dal sonno, per poi riattaccarmi appena sveglia. Quindi si, la seconda parte ha alzato la valutazione di molto, probabilmente se il libro avesse continuato come la prima parte, non avremmo raggiunto nemmeno le 3stelle e mezzo. 

Ho trovato però le ambientazioni estremamente curate, bellissime e soprattutto affascinanti, ci sono state situazioni (molte) che mi hanno tenuta col fiato sospeso e altre che mi hanno fatto commuovere. Come ho già detto alcune descrizioni erano di troppo, ma detto sinceramente basta saltarle e si vive bene lo stesso. Una cosa che non ho troppo apprezzato forse è stata la lunghezza del libro. Come editor avrei tagliato tantissimo, e avrei detto alla Mass di spicciarsi un po’ e di non perdersi in scene inutili. Ma quello può piacere come no. La guarigione di Chaol avrei preferito fosse MOLTO più veloce e che non diventasse il centro della loro avventura, ma alla fine vabbè, l’ho capito il punto in cui Sarah voleva arrivare, quindi va bene così. Visto che andavo pazza per i capitoli di Nesryn e Sartaq, avrei preferito ce ne fossero MOLTI di più, ma purtroppo devo accontentarmi…E DATEMI UN LIBRO SU BORTE E YERAN GRAZIE. 

Li amo😭. 

Parlando del regno del Kagahnato; mamma mia, mi ha davvero fatto pensare a quanto un mondo che possa sembrava effettivamente perfetto possa avere anche delle pecche, e quando possano essere radicate e credute normali, come la scelta dell’erede…io sconvolta. Per il resto, ho trovato geniale la modalità di conquista del regnante e davvero trovo sia stata perfetta. 

Mi ha toccato molto il fatto che alla fine Aelin c’entri sempre in qualche modo, soprattutto per la storia di Yrene…se non avete capito di cosa io stia parlando, o non avete letto la lama dell’assassina o non avete una buona memoria ahah. E nulla, il capitolo “extra” di Aelin che si sveglia mi ha spezzato il cuore. Non credo di essere pronta per leggere Koa, eppure domani si inizia…rido di me stessa perché so che sentirò un vuoto enorme e sto già programmando mentalmente una rilettura 😂.

E niente amici, 4 stelle se le merita in tutto e per tutto…grazie per aver letto fin qui, a presto,

Giulia