martedì 24 novembre 2020

Recensione La Vita Invisibile di Addie Larue || Review Party

Recensione La Vita Invisibile di Addie Larue



Autrice: V.E. Schwab 

Editore: Mondadori 

Pubblicazione: 24 Novembre 

TRAMA

“Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto.” 

E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te?
Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l’immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna.
Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli.
Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima.
Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome.

RECENSIONE 

Ciao amici! Nuova recensione, parliamo di Addie Larue! 

Per chi non lo sapesse, ma dubito ;)  , il libro parla di questa ragazza dal nome Adelide che vende la propria anima al diavolo per vivere libera e per sempre. Il patto che ha stipulato è principalmente basato su Addie che può vivere per sempre e libera da ogni vincolo, ma la fregatura è che nessuno si ricorderà mai di lei. Questo porta molteplici svantaggi, davvero tantissimi, infatti tante volte Addie si trova ad essere al limite. 

Abbiamo pochi personaggi all’interno del libro, Addie, che è appunto la protagonista, Luc, il diavolo, ed Henry, il ragazzo che per la prima volta nella vita di Addie si ricorderà di lei. 

Partiamo col dire che se non vi piacciono i libri coi capitoli alternati tra il passato è il presente non fa per voi. A me sinceramente non fanno impazzire e spesso confondono. Non è nuovamente il libro che fa per voi se non vi piacciono i libri statici e che hanno principalmente l’obiettivo di raccontare la vita di una persona, senza importanti e innumerevoli plot twist, se non quelli sufficienti a portare avanti la trama. 

Mi è piaciuto questo libro? Si. 

Tanto? No. 

Darei un 3,5 ⭐️ sinceramente.

Non è un libro perfetto ma nemmeno un libro brutto. Si vede che dietro c’è stata tanta voglia di raccontare. Ho trovato il libro vero. Non so se mi spiego. Ho visto diversi aspetti che perseguitano noi umani, come l’immortalità, l’essere amati, l’essere liberi, l’essere voluti, tutte cose che desideriamo fermamente. A Addie e Henry vengono dati, ma a quale prezzo? 

In sè è la cosa che mi ha fatta impazzire di più. Il vedere i pro e i contro dei propri desideri, ma soprattutto il fatto che come nella realtà tutto abbia un prezzo, e non sempre è basso. Addie per la libertà e per l’immortalità è diventata un fantasma per le persone, rimanendo comunque umana. Quanta tristezza ti porta? Troppa, ve lo assicuro. Passare più di 300 anni senza una casa, con una fame che non verrà mai saziata e la sola voglia che qualcuno si ricordi di te. 

Non so io cosa avrei fatto al suo posto. 

Detto ciò la cosa che più mi ha stranito del libro è stata la scelta del punto di vista utilizzato. Non ho mai letto un libro che avesse questo modo di raccontare. L’ho trovato poetico e anche un po’ pesante forse. Non è assolutamente adatto a tutti. È stato un libro perlopiù statico e molto lento. Però la storia è così carina che non puoi far altro che andare avanti con un sorriso triste che ti accompagna nella lettura. 

Lo consiglio? Si se come me apprezzate un libro anche solo per la sua storia. Sicuro mi ha insegnato che spesso la vita ti porta cose brutte, ma non per questo non ne verranno poi di belle e quindi di non desiderare qualcosa che potrei poi solo pagare a un prezzo che non merita. 


Alla prossima recensione, 

Giulia. 

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