giovedì 15 ottobre 2020

Recensione “La Guerra dei Papaveri” || Review Party

 Recensione “La Guerra dei Papaveri” 


TRAMA

Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell’Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell’antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo...

Rin ha passato a pieni voti il kējǔ, il difficile esame con cui in tutto l'Impero vengono selezionati i giovani più talentuosi che accadranno a studiare all'Accademia. Ed è stata una sorpresa per tutti: per i censori, increduli che un'orfana di guerra della provincia di  potesse superarlo senza imbrogliare; per i genitori affidatari di Rin, che pensavano di poterla finalmente dare in sposa e finanziare così la loro impresa criminale; e per la stessa Rin, finalmente libera da una vita di schiavitù e disperazione. Il fatto che sia entrata alla Sinegard – la scuola militare più esclusiva del Nikan – è stato ancora più sorprendente. Ma le sorprese non sono sempre buone. Perché essere una contadina del Sud dalla pelle scura non è una cosa facile alla Sinegard. Presa subito di mira dai compagni, tutti provenienti dalle famiglie più in vista del Paese, Rin scopre di avere un dono letale: l'antica e semileggendaria arte sciamanica. Man mano che indaga le proprie facoltà, grazie a un insegnante apparentemente folle e all'uso dei papaveri da oppio, Rin si rende conto che le divinità credute defunte da tempo sono invece più vive che mai, e che imparare a dominare il suo potere può significare molto più che non sopravvivere a scuola: è forse l'unico modo per salvare la sua gente, minacciata dalla Federazione di Mugen, che la sta spingendo verso il baratro di una Terza guerra dei papaveri. Il prezzo da pagare, però, potrebbe essere davvero troppo alto.

Ciao amici! Nuova recensione! (Dovevo postarla ieri, credevo di averla impostata in un orario preciso, e invece no ma vabbè) Oggi come avrete potuto capire dal titolo, parliamo del libro “La Guerra dei Papaveri”. 

Mi è piaciuto molto! 

Questo libro parla di Rin, un’orfana che era promessa in sposa a una persona importante de villaggio in cui viveva, ma per evitarlo si mette a studiare molto faticosamente per partecipare all’esame keju, passandolo la porterebbe ad entrare nell’accademia più importante dell’Impero. 


Partiamo dal presupposto che non è un libro adatto a tutti. È crudo. Molto crudo, e questo l’ho notato fin dalle prime pagine. Non c’è comprensione, solo violenza. 

Siamo in un periodo importante e delicato per l’impero, e vediamo tutto dalla parte di chi è debole. Quindi di conseguenza è tutto più atroce. 

Rin è orfana, e già questo per lei, è molto “brutto”, visto che si trova adottata da una famiglia (la famiglia Fang) che non la vuole. E voi mi direte, che l’hanno adottata a fare se non la volevano? L’impero ha decretato che chiunque avesse meno di 3 figli, dovesse adottarne almeno uno orfano. E quindi ecco che Rin si trova in questa famiglia che non ha pietà. La sfruttano per il loro lavoro e la volevano addirittura vendere in sposa. 

Nulla di bello insomma...

Ma Rin non si lascia abbattere dalle cose che ha passato e per evitare che ne possano succedere altre, prende in mano la sua vita e inizia a studiare un programma di 5 anni in soli due. Da pazzi insomma.

Infatti per riuscirci, inizia a non dormire, a bruciarsi le braccia con la cera bollente per provare dolore e non addormentarsi, provocandosi brutte cicatrici, ma alla fine....alla fine fa questo benedetto esame. E dopo una settimana di attesa, arrivano i risultati.


Che dire amici, il libro è fantastico. Credo di non aver mai letto nulla del genere. 

Forse io sono una di quelle persone che non ama troppo la crudeltà, e quindi questi libri sono un po’ penalizzati dal mio punto di vista perché mi ritrovo dover stringere i denti per non immaginare troppo....però amici. Insomma chissene frega. È un libro da leggere. Nonostante i nonostante. 

Ha ovviamente i suoi difetti, c’è davvero tanta roba da digerire e da immagazzinare. Ma nessun libro è perfetto, ed è per questo che tutti i libri sono speciali. Quindi amici, leggetelo e amatelo💓. 


Ringrazio le ragazze per le altre recensioni, e vi invito ad andare a leggere! 


A presto,

Giulia

mercoledì 14 ottobre 2020

Recensione Thunderhead || Review Party

Recensione Thunderhead 



TRAMA

In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci.

Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti.

Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente.

Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento.

Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?


Ciao amici! Nuova recensione! 

Oggi parliamo di ThunderHead, il secondo libro della trilogia di Falce. 

Partiamo dal presupposto che è stata una sofferenza continua. 

Okay, dopo aver detto questo possiamo iniziare. 

La cosa che avrei preferito di più sarebbe stata avere Rowan più presente nel libro, nonostante come sottofondo ci fosse spesso. 

Per il resto ho amato tutto. 

Non avete idea. Se l’inizio era leggermente prevedibile, per TUTTO il resto del libro avevo continuamente la bocca aperta, perché ero continuamente senza parole. 

Rispetto al primo ho visto sia Rowan che Citra crescere. Ho visto Maestro Faraday trovare una pace in se stesso e Madame Curie sacrificare se stessa per Citra e Rowan. 

Non ho pianto, è stato peggio, ho sentito un vuoto tremendo dentro di me. 

Ce l’ho tutt’ora. 

Ho bisogno del terzo volume a più presto perché l’unica cosa che vorrei è sapere come andrà a finire. 

Ho troppa paura aiuto. 

Come nel primo volume non è cambiato il mio odio per Maestro Goddard, e anzi è aumentato di molto. 

Detto questo, la scrittura super scorrevole e piacevole. Le pause con i pensieri del Thunderheads sono state essenziali per me. Mi hanno aiutata a comprenderlo più nel profondo e a capire le sue scelte. 

I finale posso solo dirvi che è wow, e che non vedo l’ora di sapere cosa dovrà dire il Thunderhead a Grayson. 

Ho dato 4,5 su 5 e le motivazioni ci sono. 


Detto questo ci vediamo presto, 

Giulia


mercoledì 7 ottobre 2020

Review Party Heartstopper 2

Review Party Heartstopper 2




Autrice: Alice Oseman

Pubblicazione: 6 Ottobre

Pagine: 324

Casa Editrice: Mondadori 


TRAMA

Nick e Charlie sono grandi amici. Nick sa che Charlie è gay, e Charlie è sicuro che Nick non lo sia. Ma l'amore percorre strade inaspettate, e Nick scoprirà parecchie cose sui suoi amici, sulla sua famiglia e su se stesso.

Ciao a tutti amici!

Oggi parliamo di Heartstopper 2...per chi non lo sapesse è un fumetto, e parla del percorso che fanno Charlie e Nick nella loro storia d’amore.

In questo libro vediamo più nel particolare l’argomento del Coming Out, più nello specifico dell’essere bisessuali. 

Nick si trova ad essere attratto da Charlie, quando da tutta la sua vita, non aveva mai creduto potesse accadere. 

All’inizio va nel panico, cerca di etichettarsi in qualche modo e solo quando Charlie gli spiega che non si può capire tutto in un giorno, si calma e si da pace. 

Seguiamo tutto il suo percorso nell’accettazione di se stesso e della sua sessualità, e devo dire che Alice l’ha descritto veramente bene. 

Sono riuscita a vedere me stessa nel suo percorso, nelle sue paranoie e ansie. Io sono bisessuale e finalmente aver letto un libro in cui posso ritrovarmi in tutto e per tutto è stato confortante. 

Ho provato tutte le sue sensazioni e mi sono fatta le stesse domande. Sono sbagliata? Ciò che provo è vero? È passeggero? Si può davvero provare qualcosa per qualcuno del tuo stesso sesso? Sono un mostro? 

Di certo le persone che mi circondavano in quel periodo non aiutavano. Mi guardavano storta, e al sentir nominare il discorso insultavano subito di sana pianta. 

Credo non ci debba nemmeno essere il discorso, Sei pro o contro alla comunità Lgbtq+? 

Non dovrebbe esistere questo discorso, perché non dovrebbero esserci nemmeno la domanda, è giusto? 

Per me, e parlo per esperienza, dovremmo amare chi vogliamo, di qualsiasi sessualità uno sia. Senza essere d’accordo o meno, non dovremmo nemmeno chiedercelo, mai, e nemmeno giudicare gli altri per chi amano. 

Nel libro incontriamo questo particolare argomento, il giudizio non richiesto delle persone.

La stupidità e l’ignoranza delle persone che si credono superiori perché seguono i canoni che richiede la società o comunque l’essere etero, e quindi “normali”.

Charlie è stato un cucciolo come nel primo volume e Nick pure. 

Mi sembra inutile dire che lo consiglio e ci tengo molto che mi diciate la vostra. 


Ovviamente sono 5⭐️ piene.!


A presto, 

Giulia.