giovedì 18 giugno 2020

Recensione "La città di Ottone" || Terza tappa

Recensione "La città di Ottone"


TITOLO: La Città di Ottone
AUTORE: S.A. Chakraborty
EDITORE: Mondadori
GENERE: Fantasy
PAGINE: 528 pagine
PREZZO: Cartaceo 22 euro Digitale 9,99 euro

TRAMA
Egitto, XVIII secolo. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un'abile guaritrice e di saper condurre l'antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori. Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all'interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L'arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.

RECENSIONE
Buongiorno amici, oggi vi parlerò di un libro che ho letto per la Mondadori. Le aspettative erano molto molto alte e sono felice di dirvi che sono state tutte soddisfatte in pieno. Questo libro mi ha sorpresa e soprattutto fatta uscire dal tanto temuto blocco del lettore, in cui ero da ormai diverse settimane.
Il libro inizia con un ritmo dinamico, molto piacevole e scorrevole, ma andando avanti, quel ritmo aumenta ancora di più fino a farci credere che quell'inizio apprezzato, diventasse quasi lento in confronto. Nahri è una ragazza di circa venti anni che per sopravvivere sfrutta quelle capacità che ha fin dalla nascita di saper curare le persone e se stessa. Truffa, ruba e sopravvive, in un certo senso, potremmo considerarlo il suo motto di vita. Arriva un giorno in cui si cimenta in una cerimonia, fatta per purificare una bambina che sembra essere stata posseduta da un jinn (creature da lei conosciute solo nei miti e nelle leggende), per farlo recita una cantilena, senza conoscerne il significato e si ritrova ad evocare un vero e proprio Daeva guerriero (altra creatura mistica). Da li inizia il suo viaggio per capire chi è lei veramente e per scoprire di più della sua famiglia, mai conosciuta. 
Dunque, possiamo dire che il libro di divide in due parti.
La prima è il viaggio dal Cairo (città dove abita Nahri) alla Città di Ottone (Daevabad), dove impariamo a conoscere i personaggi piano piano, solo attraverso le vicende narrate, anche perchè Dara, che è il Deva evocato da Nahri, non riusciamo ad avere informazioni di nessun tipo fino a un cero punto della storia, dove finalmente inizia ad aprirsi e iniziamo a capire qualcosa anche del suo passato. 
Scopre di saper parlare e comprendere le lingue come se fossero arabo, senza quasi nemmeno
accorgersi di star parlando un'altra lingua. Questa particolarità ovviamente va a darle un aiuto nella propria identificazione personale. 

"Le ci erano voluti anni e molte esperienze dolorose per capire quanto era diversa dalla gente attorno a lei, come se fosse stata l'unica persona dotata di vista in un mondo di ciechi. E le sue capacità erano così naturali, così radicate che le era impossibile considerarle come qualcosa fuori dall'ordinario."

La seconda è il come Nahri e Dara vivino la loro quotidianità nella Città di Ottone.
Per Nahri è tutto molto difficile, per lei è tutto un mondo nuovo e le sue origini metteranno in difficoltà tutti i suoi credo. Anche Dara incorrerà in diverse difficoltà, nonostante quella sia la sua città, non riconosce più le abitudini che hanno cambiato nel corso di 14 secoli. 

<< Tornerò Nahri >> promise. << Tu sei la mia Banu Nahida. E questa è la mia città.>> Aveva un'espressione di sfida. <<Niente mi terra lontano dall'una e dall'altra. >>

Le ambientazioni che sono descritte dall'autrice sono bellissime, sembra quasi di essere li in Egitto. Riesco quasi ad immaginarmi il caldo, i colori, e la città nei minimi dettagli. Il palazzo è impressionante, descritto come vivo, risponde e interagisce con i padroni di casa, nel bene e nel male. 
Per quanto riguarda il romance,WOW il rapporto tra i protagonisti mi sta piacendo tantissimo, un amore proibiti e senza speranze? Fa per me decisamente ;) 
Non sono del tutto sicura ma credo che ci sia una sorta di triangolo, ma è talmente leggero che sinceramente non so se preoccuparmi per la mia ship. 
Per gli appassionati degli intrighi di corte, politici, è il libro che fa per voi! Non vi dirò molto di più perchè sarebbero solo spoiler, dunque non vi rimane che leggerlo no?

Il libro è stato davvero una scoperta, non vedo l'ora che esca il seguito, vista la fine del primo volume.
Ringrazio ancora la casa editrice per avermi dato la possibilità di organizzare il blog tour, e soprattutto le ragazze che si sono rese disponibili ad aiutarmi!

Alla prossima, 
Giulia





1 commento:

  1. recensione davvero bella! sono d'accordo con te anche sul fatto del triangolo... speriamo che rimanga così leggero per sempre, e anzi che sparisca!

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